TECNICHE
DI RIPRODUZIONE DELLE PIANTE ACQUATICHE
Salve a tutti, mi accingo a scrivere questo articolo
per descrivere in modo molto semplice e senza grossi
termini specifici, soprattutto perchè non li
conosco,la riproduzione delle piante dei nostri acquari.
Le
principali tecniche di riproduzione sono:
-
per talea
- per taglio del rizoma
- per stoloni
- per piante avventizie e scapo fiorifero
Non so come si chiami questa tecnica ma descriverò
anche come riproduco Muschi e riccia.
Se vi accingete a potare diversi gruppi di piante di un
acquario, è buona norma svolgere questa operazione
in più fasi distanziate di qualche giorno. Le piante
quando vengono potate subiscono un "trauma"
e assorbono in maniera differente i fertilizzanti perciò
per evitare squilibri che potrebbero favorire le alghe
è consigliabile distanziare le varie potature di
qualche giorno.
Vediamo
ora nel dettaglio le varie tecniche.
RIPRODUZIONE
PER TALEA
Per tutte le piante che si sviluppano in verticale
lungo uno stelo come per esempio Rotala, Bacopa, Alternanthera,
Hygrophila e Ludwigia. |
La riprodurre per talea
consiste nel tagliare lo stelo appena sutto un nodo
[fig.
2 punto A]
(
il NODO è la parte dello stelo dove
sono attaccate le foglie [fig. 1 punti A e B]
)
La parte inferiore dello stelo presenterà nella
parte terminale un moncone
alla base del quale [fig. 2 punto B] la pianta produrrà
nuove gemme e proseguirà la sua crescita.
Può capitare che la pianta produca anche 3 o
4 propagini, se siete orientati alla quantità
potete lasciarle crescere tutte, mentre se puntate alla
qualità di crescita conviene eliminarne alcune
per dare più vigore alle restanti.
La parte tagliata dello stelo (detta anche potatura),
va ripiantata facendo attenzione a non rompere lo stelo;
per questa operazione è molto utile aiutarsi
con delle pinzette.
In alcune condizioni di scarso nutrimento, questo tipo
di piante emette radici aeree dai nodi; in tal caso
le radici aeree della potatura saranno utili per l'attecchimento
della stessa.
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Fig. 1 |
Fig. 2 |
in
fotografia Rotala rotundifolia
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RIPRODUZIONE
PER TAGLIO DEL RIZOMA
Anubias, Bolbitis, Microsorum
Queste piante, che crescono meglio se ancorate a radici
o pietre, sviluppano le foglie lungo il RIZOMA (in
questo caso la pianta invece di svilupparsi verso l'alto
come le piante a stelo, si sviluppa generalmente in orizzontale,
e il rizoma emettendo parecchie radici, permette alla
pianta di aggrappartsi ad una superficie.) |
Fig.
3 in
fotografia Anubias barteri |
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La tecnica per qesto tipo di piante è molto simile
alla precedente, bisogna tagliare il rizoma (avendo l'accortezza
di lasciare 4 o 5 foglie sulla parte + giovane) dividendolo
in 2 parti [Punto A Fig. 3]. La pianta madre, produrrà
dei nuovi getti, mentre la potatura continuerà
la sua crescita continuando ad emettere foglie nuove.
La moltiplicazione delle Microsorum oltre che per taglio
del rizoma avviene anche per piante avventizie. |
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RIPRODUZIONE
PER STOLONI
Vallisneria, sagittaria, echinodorus tennellus,
echinodorus angustifolius, Glossostigma,
Hemianthus callitrichoides ...
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La
pianta dopo aver raggiunto una certa grandezza, produrrà
uno STOLONE [Fig. 4 e 5 e 6], che si svilupperà
in orizzontale a diretto contatto del substrato; dopo
aver raggiunto una certa lunghezza molto variabile a seconda
delle condizioni di luce e nutrimento, svilupperà
sull'apice una nuova piantina; quanto questa avrà
sviluppato radici e foglie, lo stolone proseguirà
la sua crescita in orizzontale continuando a produrre
nuove piantine. Se si vuole impedire la propagazione della
pianta basta tagliare lo stolone vicino alla pianta madre. |
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Fig.
4
in fotografia Hemianthus
callitrichoides |
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Fig. 5
in fotografia Glossostigma
elatinoides |
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Fig.
6 in
fotografia Vallisneria Spiralis |
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In
genere queste piante sviluppano [Fig. 7] dei rizomi nel
substrato da cui spunteranno le nuove piantine; se si
vuole spostare la nuova piantina in una posizione diversa
da quella scelta dallo stolone, basta aspettare che abbia
raggiunto una certa dimensione, poi basterà tagliare
lo stolone, sradicare la pianta e ripiantarla. |
Fig.
7
in
fotografia Cryptocoryna |
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PIANTE GALLEGGIANTI
Lemna minor, lemna major, azzola, Salvinia
natans
Queste
piante [Fig. 8] emettono degli stoloni lungo la superficie
dell'acqua; quanto le nuove piante hanno raggiunto una
media dimensione possono anche essere separate dalla
pianta madre.
La
lemna minor non produce un vero stolone, ma semplicemente
delle foglie attaccate una all'altra, queste si staccheranno
da sole dando vita a una nuova pianta.
[Fig. 8] in
fotografia Lemna minor, lemna
major, Salvinia natans |
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RIPRODUZIONE
PER PIANTE AVVENTIZIE e SCAPO FIORIFERO
ECHINODORUS
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Queste piante si propagano sviluppando uno scapo fiorifero
[Fig. 9]; questo se tenuto sommerso produrrà nuove
piantine, mentre se fatto fuoriuscire dalla superficie
dell'acqua produrrà dei fiori.
Le nuove piantine vanno staccate dallo stelo solo quando
hanno sviluppato sia foglie che radici in modo da poter
essere piantate senza problemi. Quando si deciderà
di tagliare la piantina, lo stelo non andrà tagliato
a contatto della stessa, ma ad almeno 3 cm di distanza.
Questo fungerà da riserve di nutrienti permettendo
alla piantina di superare il trauma della potaura.
Lungo lo stelo si possono formare diverse piantine [Fig.
10 punti A e B] che inizialmente appariranno come piccole
gemme tonde.
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Fig. 9 |
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Fig. 10 |
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in
fotografia echinodorus ozelot torna
su |
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Microsorium
e Ceratopteris
Sulle foglie più vecchie di queste piante, se si
presentano le giuste condizioni di luce e nutrimento,
si sviluppanno delle piccole piantine avventizie [Fig.
11]. Nel caso delle microsorium, quando le nuove piantine
hanno prodotto almeno 4 o 5 foglie, con delle forbici
bisoga tagliare la parte di foglia dove è spuntata
la piantina lasciando almeno un paio di cm intorno al
nuovo piccolo rizoma [Fig. 12 le linee tratteggiate rosse
suggeriscono una possibile soluzione]. La parte tagliata
potrà essere ancorata con del filo di nylon ad
una radice o una pietra.
Nel caso delle Ceratopteris le nuove piatine possono essere
piantate o lasciate galleggiare a seconda del metodo di
coltivazione adottato.
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Fig.
11
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in
fotografia Microsorum pteropus |
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Fig. 12 |
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MUSCHI
E RICCIA
Vesicularia dubyana, Riccia fluitans, Monosolenium
tenerum (“Pellia”) |
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Queste
piante hanno una struttura abbbastanza particolare, Vesicularia
[Fig. 13] e Pellia [Fig. 14] Se legate con un filo di
nylon a pietre o legni, con le loro piccole radici si
aggrapperanno, mentre la Riccia anche se ancorata, non
si aggrapperà mai in quanto è una pianta
galleggiante che non emette radici.
La riproduzione di queste avviene semplicemente
dividendo la pianta con delle forbicii.
in
fotografia Monosolenium tenerum
(“Pellia”) Fig.
14 |
Fig.
13
in
fotografia Vesicularia dubyana
torna
su
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Spero
che questo semplice articolo possa esservi d'aiuto
Vescovi
Matteo .... per il forum Mr. Rek ;-)
P.S. grazie melkain per le foto dell'echino e
della crypto
plantacquari.it
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